Ferdinando i de' medici maiestate tantvm
Nel 2009 ricorre il quarto centenario della morte di Ferdinando I de’ Medici (1549 – 1609), e la
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino con l’Opificio delle Pietre Dure, l’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze e Firenze Musei hanno voluto celebrarlo con una mostra nel
Museo delle Cappelle Medicee, dove resta a memoria della sua volontà di magnificenza la
Cappella dei Principi, prezioso mausoleo della dinastia interamente rivestito di marmi e pietre
dure.
Nato nel 1549, secondogenito di Cosimo I, Ferdinando aveva intrapreso la carriera ecclesiastica
e conduceva una lussuosa vita da cardinale a Roma quando, nel 1587, l’improvvisa morte del
fratello Francesco I, con la seconda moglie Bianca Cappello, lo costrinse a succedergli sul trono
granducale di Toscana. Ferdinando dovette allora rinunciare alla precedente carriera e iniziare
una nuova vita che gli impose doveri con priorità assoluta: il governo dello stato e la garanzia
della continuità dinastica. Dal 1588 Ferdinando aveva pensato ad un legame che lo avvicinasse al
trono di Francia e che gli permettesse di mantenere una linea filospagnola. La scelta della sposa
cadde sulla giovane Cristina di Lorena, gradita anche alla corona iberica perché proveniente da
una famiglia imparentata agli ultracattolici Guisa, alleati di Filippo II di Spagna nelle lotte di
religione.
Le nozze si celebrarono a Firenze nel 1589.
Proprio le nozze, a cui è dedicata un’intera sezione, è il primo argomento che tratta la mostra.
Qui si racconta e si documenta come Firenze per l’occasione fosse stata trasformata da fastosi
apparati effimeri, ovvero grandi scenografie cittadine con elementi plastici e tele dipinte dalle
dimensioni inconsute per grandezza dove si raccontavano la storia e le glorie della città e dei
signori di Toscana legati alla Francia fin dai tempi di Carlo Magno. A realizzare tutto ciò furono
impiegate squadre di manifattori e artisti, coordinate da alcuni gentiluomini e letterati di corte,
anche se tali apparati erano un arredo destinato a una vita molto breve, legato cioè alle poche
settimane della cerimonia nuziale. Fortunatamente alcune di queste tele sono state conservate e
oggi ritrovate da Monica Bietti, curatrice assieme ad Annamaria Giusti della ostra, nei depositi
dei musei Fiorentini. Ignorate per secoli, sacrificate da strappi e piegature, le loro condizioni
hanno richiesto un accurato restauro che ha restituito loro leggibilità e godibilità. “Quadri
grandi” commenta la Soprintendente Cristina Acidini “che riemergono inattesi dal passato
mostrandoci le teste coronate d’Europa, cortei, sbarchi di principesse in un’atmosfera di
allegorismo fastoso: oltre 60 metri quadri di pittura inedita del 1589. Quadri belli, di buon disegno e di bel colore, perchè Alessandro Allori e i dotati Manieristi della sua generazione non
sapevano dipingere “male” neanche quando era lecito tirare via. Un tripudio di gloria franco -
fiorentina, dove appare graziosa perfino la giovane Caterina de’ Medici”
Il secondo argomento della mostra mette in luce l’altro evento emblematico del granducato di
Ferdinando, anch’esso come le nozze legato all’affermazione dinastica e alla sfida alla morte,
ovvero le opere di edificazione del Mausoleo di famiglia e in particolare dell’altare. Nel progetto
promosso da Ferdinando I sarebbe dovuto risultare un risplendente e coloratissimo altare in
pietre dure culminante in un ciborio di pregio fiabesco. Nei musei fiorentino sono ancora
conservati elementi stupendi che facevano parte di tale progetto, figure e colonne mai messe in
opera, proposti oggi in mostra. L’opera infatti non fu mai portata a compimento. Altre proposte
di gusto neoclassico, ampiamente documentate in mostra, furono fatte elaborare in seguito dai
Lorena, successori dei Medici sul trono di Toscana alla metà del Settecento, ma anche queste
non furono realizzati. L’altare oggi visibile è infatti frutto di un montaggio del secolo scorso che
doveva essere provvisorio e incorpora in una struttura di legno pannelli e rilievi in pietre dure
eseguiti dalla Galleria dei Lavori presso gli Uffizi (poi trasferita nell’attuale Opificio della Pietre
Dure) per vari progetti proprosti nel corso del tempo. “Una pastiche in sostanza” dice Cristina
Acidini, “e per giunta povero, che a ben guardare è in contrasto con il sontuoso intorno e con le
intenzioni granducali. Si riuscirà mai a migliorarlo? Non mancano legittime perplessità, ma si
potrà pur sempre avviare un confronto internazionale tramite un concorso d’idee che accolga la
sfida di progettare, oggi, un arredo sacro di materiali preziosi così problematici e insiemi
suggestivi”
Informazioni utili
Sede espositiva
Museo delle Cappelle Medicee
Prezzo biglietto
Intero € 9.00 (comprensivo dell’ingresso al Museo)
Ridotto € 4.50 per i cittadini dell’Unione Europea tra i 18 ed i 25 anni
Gratuito per i cittadini dell’Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
Conferenza stampa
Giovedì 30 aprile ore 12.00
Museo delle Cappelle Medicee
Inaugurazione
Giovedì 30 aprile ore 17.00
Museo delle Cappelle Medicee
Periodo della mostra
2 maggio – 1 novembre 2009
Orario della mostra
8.15–17.00
Sempre aperto ad esclusione di: seconda e quarta domenica, primo, terzo e quinto lunedì del
mese
La biglietteria chiude 30 minuti prima del Museo
Informazioni e prenotazioni
Firenze Musei tel. 055. 2654321
La prenotazione per i gruppi scolastici è gratuita e obbligatoria.
Servizio didattico per le scuole
Visita guidate per le scolaresche solo su prenotazione.
Costo di € 3.00 ad alunno.
Per prenotazioni ed informazioni
Firenze Musei 055.290112
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